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Archivi del mese: Maggio 2025
Femminismi e antispecismi: un’alleanza necessaria [di Ninel]
Abstract:
Le lotte antispeciste e femministe vengono spesso considerate separate, ma è davvero così? Entrambe nascono da un’unica matrice di oppressione: il dominio patriarcale, che impone gerarchie e trasforma i corpi – umani e non – in oggetti da sfruttare. La mascolinità tossica non si limita al controllo delle donne, ma si estende agli animali. Si prenda come esempio il consumo di carne: questo viene elevato a simbolo di potere e virilità; mangiare carne diventa un’affermazione di forza, mentre i cibi vegetali, considerati meno nutrienti, vengono associati alla femminilità. Ma non è forse questa una costruzione culturale che serve a mantenere lo status quo?
Il linguaggio è il primo strumento di questa oppressione. Le donne vengono animalizzate e gli animali femminilizzati, creando un intreccio simbolico che giustifica e rafforza la subordinazione di entrambi. Parole come “vacca” e “cagna” rappresentano l’intersezione tra sessismo e specismo, denigrando sia le donne che gli animali attraverso un lessico che riduce entrambi a esseri inferiori. Questo processo si manifesta anche nella manipolazione linguistica che cela la violenza sugli animali: non mangiamo “animali morti”, ma “bistecche” e “prosciutto”. La trasformazione semantica dei corpi in prodotti alimentari è un atto simbolico che dissocia il consumatore dalla realtà della sofferenza e della morte, proprio come avviene nei discorsi che minimizzano o normalizzano la violenza sulle donne.
Ma il controllo non è solo discorsivo: è materiale, fisico, brutale. Nel capitalismo patriarcale, il corpo diventa merce. Le donne subiscono sessualizzazione e sfruttamento proprio come le femmine non umane vengono violentate, ingabbiate, costrette a gravidanze continue e private della loro maternità e dignità. Il loro valore si esaurisce con la loro capacità di produrre: quando smettono di essere “utili”, diventano carne da macello. Non è lo stesso schema con cui il patriarcato tratta le donne, sfruttandole e poi scartandole quando non rientrano più nei canoni imposti?
La violenza segue sempre lo stesso copione: si sottomette l’altro, lo si immobilizza e lo si priva della sua identità per esercitare il dominio. Gli animali vengono considerati privi di coscienza e sentimenti per giustificarne lo sfruttamento, così come le donne vengono relegate a ruoli subordinati. Ma possiamo davvero definirci femminist* se ignoriamo queste connessioni? Machismo e Specismo sono due facce della stessa oppressione. Accettarne uno significa legittimare entrambi. Non esistono gerarchie tra gli oppressi: chi sceglie di non mettersi in discussione, perché non direttamente toccato da una forma di oppressione, diventa complice del sistema che lo alimenta. Per questo, i Femminismi devono essere Antispecisti e gli Antispecismi devono essere Femministi.
Solo smantellando ogni forma di dominio potremo arrivare alla vera liberazione. Continua a leggere
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Penso dunque sono, o l’esistenza è qualcosa di più? [di Agattina]
Ideologia e conflitto tra Descartes, Hobbes e Spinoza “Ora non ammetto” scrive René Descartes nelle Meditazioni metafisiche “se non quanto sia vero necessariamente: sono dunque, precisamente, soltanto una cosa che pensa, e cioè una mente, o un animo, o un … Continua a leggere
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Contrassegnato decartes, esistenzialismo, filosofia, hobbes, spinoza, transfemminismo
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Università Neoliberale – L’incubo da indigestione [di Zia Polly]
Sabato 22 marzo 2025, nel corso del convegno “Quale università? Quale ricerca? Quale sapere? Per quale società?” – organizzato da Cambiare Rotta presso la facoltà di Ingegneria della Sapienza – si sono levate voci cariche di delusione, rabbia e frustrazione, ma anche di speranza. … Continua a leggere
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Contrassegnato neoliberalismo, repressione, riforma bernini, università
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«Al lupo al lupo»? Caso Minghetti e clima repressivo: I tempi cambiano e qualcuno se ne accorge. Ma è davvero in atto una stretta repressiva o stiamo sprecando fiato? [di Tito R. e Collettivo Minghetti]
Al lupo al lupo? Caso Minghetti e clima repressivo: i tempi cambiano e qualcuno se ne accorge. Ma è davvero in atto una stretta repressiva o stiamo sprecando fiato? Martedì 18 marzo: Liceo Minghetti occupato. Mercoledì 26 marzo, mattina: Sui … Continua a leggere
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Documento contro le Nuove Indicazioni Nazionali di Valditara
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Elezioni studentesche del 14 e 15 maggio
Il 14 e 15 maggio, anche all’università di Bologna, si voterà per il rinnovo delle cariche di ateneo e per il Consiglio nazionale degli studenti universitari.Per molt3 student3 questa ricorrenza non significa quasi nulla: il ruolo di rappresentante è percepito … Continua a leggere
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Report Assemblea Aperta 27 Marzo – Nuove Indicazioni Nazionali (NIN)
Sbobinare. Trascrivere per non disperdere. Ascoltare più e più volte le proprie voci registrate, per stupirsi dei termini usati e rimpiangere quelli non detti. Comprendere una parola per un’altra, e scoprirsi a torcerne il significato perché il ricamo concettuale possa … Continua a leggere
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«No! Questa cartolina rosa bisogna strapparla!» la rivolta antimilitarista del “Non si parte” e la figura rivoluzionaria di Maria Occhipinti – di Gt Ung
Chi scrive è nato e cresciuto in Sicilia, poi trapiantato a Bologna: un cervello in fuga, certo, ma di poco conto. Questa precisazione è necessaria per giungere alla seguente premessa: la Resistenza è un fenomeno che per noi siciliani è … Continua a leggere
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Contrassegnato guerra, guerra mondiale, liberazione, resistenza, sicilia, storia
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